Da lunedì sto provando ad alimentarmi come uno yogi dovrebbe alimentarsi.
Quindi alimentazione vegana, con qualche ulteriore attenzione nei confronti di alcuni cibi che sono sconsigliati a chi pratica yoga: patate, aglio e cipolla per esempio.
Non sono stata sempre ligia, non ho resistito davanti ai ravioli di mia “suocera” fatti a mano e conditi col burro, oppure al bicchiere di vino dai miei e alla birra con gli amici ieri sera, ma suvvia, non siamo integralisti!
Comunque, i primi 2 giorni sono stati duri, l’astinenza da caffè si è fatta sentire con un bel mal di testa all day long, cosa che avevo già sperimentato in Finlandia l’estate scorsa, durante il bellissimo ritiro a Villa Solhaga con Anne Nuotio (http://www.annenuotio.net/kurssit/AYF_Summer_Retreat_2012.pdf).
E poi, pian piano ti riabitui, e ti rendi conto che mangi e bevi un sacco di cose di cui non hai bisogno, perchè lo sappiamo di essere tutti sovralimentati giusto?
Per quanto riguarda la pratica di yoga, devo dire che i primi giorni non ho avuto benefici, anzi mi sentivo parecchio rigida; da ieri invece credo che qualcosa stia cambiando il corpo si è ammorbidito e riesce ad essere più fluido nei movimenti! Nei prossimi giorni sentirò se ci sono altri cambiamenti.
Non sono un’esperta di alimentazione, e francamente neanche una vegana doc, voglio solo sperimentare per qualche tempo gli effetti di un’alimentazione che reputo comunque sana, se fatta con la testa e sapendo abbinare e integrare gli alimenti.
Di una cosa sono certa, del mio non voler mangiare più carne in assoluto, e consiglierei caldamente a chi ne mangia, soprattutto in grandi quantità, di provare almeno a diminuirne il consumo. Per quanto mi riguarda comunque non voglio ingerire animali che molto spesso soffrono a causa di maltrattamenti subiti dall’uomo suo “padrone”.